Un traguardo importantissimo che per la stesura del dossier ha richiesto un lavoro scrupoloso ed impegnativo. Il Ministero infatti si occupa di identificare e catalogare nel Registro i paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico, le pratiche e le conoscenze tradizionali correlate, definendo la loro significatività, integrità e vulnerabilità, tenendo conto sia di valutazioni scientifiche, sia dei valori che sono loro attribuiti dalle comunità, dai soggetti e dalle popolazioni interessate. Dopo l’inserimento “dell’Arte della Costruzione dei Muretti a Secco” come Patrimonio Immateriale Unesco, rappresenta un altro rilevante tassello per la Valtellina e i suoi vigneti terrazzati.
Dopo il conseguimento di questi due importanti obiettivi è volontà di Fondazione Provinea avanzare la candidatura del territorio terrazzato valtellinese al Programma GIAHS (Sistemi del Patrimonio Agricolo di Rilevanza Mondiale) presso la FAO, con l’ambizione di avere accesso ad un ulteriore riconoscimento di qualità ambientale garantito dal più importante organismo internazionale per il settore agroalimentare.
Grazie a queste attività messe in campo, Provinea ha avuto modo di creare una rete di relazioni e conoscenze di fondamentale importanza. Ne è testimonianza la firma del protocollo d’intesa dei 27 paesaggi rurali italiani per la nascita dell’Associazione dei “Paesaggi Rurali di Interesse Storico”, che avrà il compito di creare sinergie condivise ponendosi come interlocutore istituzionale a livello regionale, nazionale ed europeo.
Unesco
